giovedì 20 settembre 2012

Tango

Una sera di circa un anno fa, mentre pensavo che avevo bisogno di conoscere nuova gente, cercando su internet, sono "inciampato" in questo corso. Alla domanda "che vado facendo?!?!?!" è partita la risposta dal mio profondo me: "comunico". Adesso che ho preso diverse lezioni e ho partecipato ad alcune milonghe, continuo a inciampare, ma divertendomi. Non per il ballo, il tango non è un ballo. Ma per il livello di comunicazione che ogni volta cerco di raggiungere con la partner. Non si parla nel Tango. Ci si guarda all'inizio, poi è solo corpo. Anzi solo due corpi. E come ogni legame che esiste in natura, i corpi hanno bisogno di comunicare per funzionare. Legami fragili, lievi, pesanti, di petto, di pancia, sfiorati, timidi, arroganti. Così nasce la comunicazione. Così nasce il tango. Non cambia la vita, ma la riempie di colori. Nuovi. Come quando ti svegli una mattina presto che fa freddo e senza pensarci troppo ti trovi sul lungo mare a guardare cambiare il colore del cielo. Ma questa è un'altra storia.