giovedì 27 febbraio 2014

Che guardi in una donna? Gli occhi e il sorriso!

Abbasso la maniglia, tiro la porta, metto un piede nel tensostatico e mi arriva una palla, che rimbalza a un metro dai miei piedi. La blocco, guardando verso il basso. Poi alzo la testa per capire a chi fosse sfuggita ed è la fine... o l'inizio...
Una ragazza con gli occhioni grandi e un sorriso da qui a qua (sarebbe da un orecchio all'altro), con i capelli corti mi guarda perchè rivuole la palla. Io sorrido, la restituisco e penso: "a fine partita voglio sapere come si chiama". Poi vado verso la panchina, saluto tutti e la partita comincia.
Ma la curiosità è troppo forte. Sbircio sul referto. Lo so, non si fa. Ma non ce la facevo, oltretutto sarei dovuto andare via prima. Poi di nuovo perde la palla tra un set e l'altro e la restituisco. Mi guarda, io le sorrido e lei mi riguarda come a dire: "e questo che cazzo vuole?!?!?!?" Sorrido ancora di più e penso: "questa è una tosta"

Poi il resto è un altra storia.

Quella mattina ero sovrappensiero. Tante cose per la testa, tante situazioni, tante domande, tante cose sul futuro. Come al solito quando ho un chiodo fisso, non penso ad altro. E penso anche ad altro. Non so spiegarlo. E' come quando devi sistemare casa: lavare i piatti, e spazzare, e spolverare. Una cosa che ne racchiude tante altre. La partita di pallavolo, mio fratello a Londra, lo studio per il convegno, il lavoro, mia madre che cucina, il rifornimento della macchina. Fanno tutte capo al mio futuro, prossimo, vicino, remoto. Come quando apri una cartella del pc, convinto di trovare un file, e invece trovi altre mille cartelle. E hai bisogno di tempo per elaborare e capire quale aprire. In questo stato d'animo e mentale ho aperto quella porta. E in un attimo, tutte le finestre si sono chiuse. Tutti i pensieri sono stati ricacciati indietro. Tutte le domande, sono state sospese con un punto esclamativo alla fine della frase "...mi sono innamorato!" Che ormai è una frase goliardica e con la quale mi prendono per il culo tutti i miei amici.
Ma in parte è così! Innamorarsi vuol dire farsi colpire da qualcosa. Da un aspetto o da tutti gli aspetti di una persona o di una situazione, uno sport ad esempio. Uno sguardo mi basta, o il suono della voce o la forma del naso, non so dire bene. Certo non è l'innamoramento classico che ti porta all'altare. E' un innamoramento veloce, un pugno nella pancia, un palo che non vedi mentre cammini sul marciapiede, un qualcosa che non ti aspetti e che riesce a catturare la tua attenzione all'istante. E ovviamente si parla solo di aspetto esteriore. Magari parlandoci la persona cala di interesse talmente tanto che preferiresti parlare con la tua penna piuttosto che con lei.
Ma in questo caso nn è cosi. E' stato a pelle. Quella sensazione che mi fa venire un brivido lungo la schiena e che mi fa pensare: "la devo conoscere, perché so che mi piacerà". Quella sensazione che ti fa scegliere di fare un cambio in battuta per vincere una partita. Quella sensazione di quando stai li davanti alla platea e tutti ti guardano e sai che andrà splendidamente. Quella sensazione in cui prendi la chitarra in mano perché ti è venuta un'idea. Quella insomma.

Vabbè. E poi ci parli e ti accorgi che sei un idiota ad aspettarti certe cose, perché ti fai troppe pippe mentali. E poi invece continuando a parlarci senti di nuovo il brivido. Che poi parlarci è un parolone... ai giorni nostri si chatta. Troppo forse. Per me sicuramente si chatta troppo. Ma con una persona che non conosci sarebbe un appuntamento al buio, quindi che fai? La contatti e le chiedi di uscire? Non sia mai, cosa può pensare.
Ma dato che non ci so fare con le donne, mi comporto sempre alla stessa maniera, come sono io. E quindi scherzando e pensando di aver scritto cose idiote, parlando da solo fino a far addormentare chi c'è dall'altra parte, facendo lo splendido e sistematicamente smentendomi.
Sono cosi, che ci posso fare? Almeno faccio ridere, su questo non c'è dubbio. Che poi, bisogna vedere se è positivo o no...
Beh.
Ho scritto un post di merda per un evento bellissimo. Fa niente. Almeno resterà ai posteri che non ero uno scrittore o un poeta solo perché scrivo su un blog e qualche pensiero da quando andavo al liceo. Ma questa è un'altra storia.